Il titolo del post contiene una domanda e voglio cominciare il post facendone addirittura un'altra:
"E' possibile che in Italia la politica sia definitivamente defunta?"
Guardiamoci un secondo attorno. Non esiste più il concetto di schieramento o di corrente politica, siamo un paese dove il bipolarismo è divenuto la contrapposizione tra chi sta con Berlusconi e chi sta contro Berlusconi. In una miriade di galline bianche o presunte tali non emerge un singolo cervello in grado di appassionare, di dare un barlume di speranza che potrebbe illuminare almeno un pochino il panorama circostante. La parola "politica" provoca oramai ben poche reazioni sia nei giovani che nei meno giovani, c'è chi viene colpito da orticaria fulminante, chi fa spallucce e si gira dall'altra parte e chi si cala le braghe chinandosi in avanti in un gesto meccanico e incondizionato.
Il bello è che ogni santo giorno c'è qualcuno che deve darci conferme a riguardo.
Oggi ad esempio è toccato a Pierluigi Bersani, che per la serie "caro amico ti scrivo" decide di rivolgersi con una lettera al direttore di "la Repubblica" con parole che sembrano scritte da un uomo che è stato in Cambogia per 12 anni e rilascia le prime dichiarazioni al suo ritorno in Italia. Parole che puzzano di muffa, che piovono dal cielo, che non coinvolgono, non rapiscono, non lasciano il segno.
Elementi salienti?
1) "Berlusconi" e "berlusconismo". Giusto per dimostrare per l'ennesima volta che non si lotta per noi, ma per "sconfiggere" lui.
2) La voglia matta di parlare difficile. Perchè i muri hanno capito che bisogna parlare "potabile" per concludere qualcosa, Bersani no.
3) La mania di trasformismo inutile. Per Bersani è importantissimo passare dalla "vecchia Unione" al "nuovo Ulivo", se cambia solo il nome non importa, ma si deve cambiare. Perchè alla fine la si chiami Unione, la si chiami Ulivo, la si chiami Orazio o la si chiami Asdrubale il succo è che non cambia proprio niente a parte il nome. Insomma se Bersani avesse una Fiat Seicento blu e la moglie decidesse che è ora di cambiare macchina lui prenderebbe un bell'adesivo con lo stemma della Ferrari, ce lo appiccicherebbe su da qualche parte e direbbe contento alla moglie di avere cambiato macchina...
L'importante è parlare, che ai fatti ci penseremo poi, tra un piatto di minestra riscaldata condita con un filo di olio d'Ulivo poco vergine e un tozzo di pane raffermo.
Questo passa il convento...
"E' possibile che in Italia la politica sia definitivamente defunta?"
Guardiamoci un secondo attorno. Non esiste più il concetto di schieramento o di corrente politica, siamo un paese dove il bipolarismo è divenuto la contrapposizione tra chi sta con Berlusconi e chi sta contro Berlusconi. In una miriade di galline bianche o presunte tali non emerge un singolo cervello in grado di appassionare, di dare un barlume di speranza che potrebbe illuminare almeno un pochino il panorama circostante. La parola "politica" provoca oramai ben poche reazioni sia nei giovani che nei meno giovani, c'è chi viene colpito da orticaria fulminante, chi fa spallucce e si gira dall'altra parte e chi si cala le braghe chinandosi in avanti in un gesto meccanico e incondizionato.
Il bello è che ogni santo giorno c'è qualcuno che deve darci conferme a riguardo.
Oggi ad esempio è toccato a Pierluigi Bersani, che per la serie "caro amico ti scrivo" decide di rivolgersi con una lettera al direttore di "la Repubblica" con parole che sembrano scritte da un uomo che è stato in Cambogia per 12 anni e rilascia le prime dichiarazioni al suo ritorno in Italia. Parole che puzzano di muffa, che piovono dal cielo, che non coinvolgono, non rapiscono, non lasciano il segno.
Elementi salienti?
1) "Berlusconi" e "berlusconismo". Giusto per dimostrare per l'ennesima volta che non si lotta per noi, ma per "sconfiggere" lui.
2) La voglia matta di parlare difficile. Perchè i muri hanno capito che bisogna parlare "potabile" per concludere qualcosa, Bersani no.
3) La mania di trasformismo inutile. Per Bersani è importantissimo passare dalla "vecchia Unione" al "nuovo Ulivo", se cambia solo il nome non importa, ma si deve cambiare. Perchè alla fine la si chiami Unione, la si chiami Ulivo, la si chiami Orazio o la si chiami Asdrubale il succo è che non cambia proprio niente a parte il nome. Insomma se Bersani avesse una Fiat Seicento blu e la moglie decidesse che è ora di cambiare macchina lui prenderebbe un bell'adesivo con lo stemma della Ferrari, ce lo appiccicherebbe su da qualche parte e direbbe contento alla moglie di avere cambiato macchina...
L'importante è parlare, che ai fatti ci penseremo poi, tra un piatto di minestra riscaldata condita con un filo di olio d'Ulivo poco vergine e un tozzo di pane raffermo.
Questo passa il convento...
22 commenti:
Se Berl. lasciasse la politica e il Pdl si sciogliesse a Bers. verrebbe un attacco di panico e comincerebbe ad interrogarsi sul vero senso della vita.
Un panorama desolante. Se si andasse alle elezioni sarei veramente nei guai.
A questo punto se ci presentasse voterei il partito pirata (in Svezia alle ultime Europee ha preso il 7%!!)
hai ragione , l'ho letta !!!
Insomma, Rospo, se questa è l'alternativa all'attuale governo che si prepara a vincere le prossime elezioni, rassegnamoci e prepariamoci all'OLIO DI RICINO.
Si potrebbe andare tutti quanti allo zoo comunale
Per vedere come stanno le bestie feroci
e gridare "Aiuto aiuto e` scappato il leone"
e vedere di nascosto l'effetto che fa.
E' tornato Veltroni. Signori è tornato Veltroni. Cazzo, è tornato Veltroni!
Ora si che torneremo a parlar di politica :D
la politica non è morta anche se puzza ed è più marcia di un cadavere...
Ormai le idee nuove non contano più nulla. L'importante è o tenere Sir B lì dove sta o combatterlo.
Hai ragione.
è morta da un pezzo e non se n'è accorta :(
Ciao Rospo, ma hai visto che foto????
Veltroni+Bersani= sconfitta
E pensare che Bersani e' una bella persona,piuttosto ce l'ho con chi lo ha fatto candidare alle primare:(baffino)sapendo bene che non sarebbe stato un leader carismatico, e che alla cui prima defaiance riavrebbe preso il pallino in mano.Sabato 28 agosto con la scusa di De Gregori Dalla vi scannerizzero' l'autografo con dedica di Bersani.
un post ineccepibile
rospo
tranne per una cosa, forse non è morta la politica, ma sono morti questi politicastri che non hanno più ragione di esistere e che purtroppo stanno inchiodati lì immobili a farsi gli affari loro...
come dice lucien è un panorama veamente desolante, da qualunque parte ti giri
Questa nuova "uscita" di Bersani conferma la "vecchiezza" di questa sinistra. Ma porcaccialamiseriaccia, non sanno proprio far altro che guardarsi indietro per cercare speranze e idee?! Adesso tolgono il concetto di Ulivo dalla naftalina, solo perché è stata l'unica esperienza recente che abbia dato qualche frutto.
Eppure non capiscono che quella stagione è passata. E che c'è bisogno d'altro. Non tanto di altre idee, perché quelle sono poi sempre le stesse (lavoro, scuola, giovani, famiglia, pensioni, sanità, lavoro, scuola, giovani, famiglia, pensioni, sanità, lavoro, scuola, giovani, famiglia, pensioni, sanità...), quanto piuttosto altri linguaggi e altre modalità per intercettare le opinioni e le coscienze degli elettori.
Ultimamente solo da Vendola e Renzi ho sentito discorsi degni di essere ascoltati.
e dalle con quest'ulivo, simbolo di pace! strette di mano, buonismo! bastaaaaaaaaaa! qui ci vuole una rivoluzione, una rotazione completa! NUOVI volti, NUOVE parole, NUOVE soluzioni! Per quanto si possa essere in disaccordo con lui (Vendola) e con i suoi progetti futuri, una cosa secondo me l'ha capita: GIOVANI e battaglia a colpi di stil novo :))))!
politica e' valore sociale, pubblico, civile. l'arrivo di berlusconi ha rivoluzionato il concetto di politica trasformandolo in individualismo, personalismo, populismo. per quanto dispiaccia a molta gente questo e' piaciuto molto, lo ha approvato come la possibilita' di una visione casalinga dei problemi di ordine pubblico, come una privatizzazione conveniente. tornare a una simbolizzazione di ordine superiore, a una elevazione oltre lo stato personale (beghe faccende sessuali personali divorzi litigi intercettazioni veline e escort monetizzazione vantaggiose per i singoli) e' una controrivoluzione attualmente non alla nostra portata. ci vorranno anni, e, comunque, l'uscita di scena di chi e' il portatore di questo sfacelo. la piu' grande involuzione culturale e sociale dell'italia del dopoguerra.
io e la politica non andiamo daccordo :S
Pensa se ad un tratto i fidati lacchè si accorgessero che mister Ber si è tramutato in mister Bers...quale dilemma il vero vate quale sarebbe ???
La soluzione c'è. Ognuno sia candidato premier per un giorno e dica quale è il suo programma.
Può darsi che dopo decida di farlo anche Bersani.
Anche se faccio parte dei "meno - meno - meno giovani" la parola "politica" provoca ancora in me delle incacchiatissime reazioni, verbali sì, ma materiali quando vado a votare.
Perfetto il paragone della "Fiat seicento blu".
Grazie a tutti per avere alimentato il dibattito con i vostri commenti.
Alcuni sono dei piccoli "sottopost"... Siete sempre attentissimi. Grazie.
Sono d'accordissimo quando parli delle reazioni alla parola "politica"!Io stessa non la seguo molto perché non mi da nessuno stimolo,so che questo potrebbe essere un errore però faccio veramente fatica a seguire qualcosa che mi annoia tanto come la monotonia della politica italiana!Sento l'esigenza di trovare fra questa noia banale una figura che si distingua dalle altre,potrebbe essere l'inizio di qualcosa!
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