Titoli di coda trasparenti

Grazie al capogruppo del Pdl Alessio Butti ed al suo emendamento fresco fresco approvato dalla commissione di vigilanza, molto presto alla fine di ogni trasmissione Rai passeranno dei titoli di coda trasparenti.

Saranno trasparenti, ma visibili e questo è il bello. Si perchè la loro trasparenza non è insita nell'aspetto, ma bensì nel contenuto.

In questi titoli di coda potremmo leggere gli effettivi costi della trasmissione appena vista. (Stipendio del conduttore, degli ospiti e costi gestionali)

Avete sempre sognato di sapere quanto percepisce Lamberto Sposini per condurre la Vita in Diretta? State morendo dalla voglia di sapere quanti euro becca Monica Setta per andare in onda quasi in topless e diventare il sogno erotico degli ultrasessantenni italiani? O comunque non vedete l'ora di capire quanto denaro gira attorno alle trasmissioni Rai in generale?

Beh è il vostro giorno fortunato! Adesso potrete sapere tutto, ma proprio tutto.

Non dovrete fare altro che procurarvi un registratore (VHS o DVD), registrare la trasmissione, e rivedere i titoli di coda, visto che:

1) Per alcune trasmissioni saranno più lunghi i titoli di coda che le trasmissioni stesse.
2) Andranno ad una velocità talmente supersonica che difficilmente riusciremo a carpire dati certi ad una prima semplice visione.

Sono perplesso... Non era meglio creare uno spazio web dove inserire con chiarezza tutti gli stipendi di queste persone? Non era meglio essere trasparenti sul serio a questo punto?

Leggo da qualche parte che la Rai aveva già creato uno spazio web dove avrebbe inserito i costi delle collaborazioni ben 3 anni fa... Il bello è che la sezione del sito è ancora marchiata dal bollino "Lavori in corso", ma la cosa ancora più bella è che io nemmeno riesco a trovarla... C'è chi ci è riuscito però.

A questo punto mi sorge un unico dubbio...

Secondo voi, quanto guadagnava Vulvia?


16 commenti:

Itsas ha detto...

Ah bè,
adesso tutti i problemi della rai saranno risolti e potremo dormire sonni tranquilli...

ma il canone dovremo pagarlo comunque?

Tyler Durden ha detto...

Inutile negarlo: rendicontare come sono spesi soldi pubblici è DOVEROSO, per cui giudico il provvedimento in se giusto. Ma proprio per questo sarei davvero stupito se trovasse applicazione..

D. ha detto...

Mah.. io credo che al di là di ogni pubblicazione il risultato non cambia, perchè "questa gente" continuerà sempre e comunque la sua bella vita e ad essere superpagata , mentre noi "comuni mortali" continueremo a lavorare e a percepire "il giusto".. paradossalmente ?? Meglio non saperlo , è solo un affondare il dito nella piaga...

Valente il ragazzo diffidente ha detto...

In effetti la cosa più sensata, come dici tu, sarebbe quella di un sito dove siano elencati tutti gli stipendi percepiti. Temo che non lo vedremo mai.

Nel mio mondo ideale quel sito dovrebbe essere interattivo e permettere agli "spettatori obbligati", sì perchè se ci sono le pay-per-view, la rai è una payesepoinonviewcazzituoi, di commentare e decidere.

Un esempio personalissimo. Ogni 3x2 vedo la Parietti in tv a sentenziare dalla moda alla pedofilia o peggio, Corona ospitato per vantarsi delle sue smargiassate.

Ecco io vorrei la possibilità di mettere un veto su sto schifo. Al momento il mio veto è il tasto rosso del telecomando...

Valente

Greis ha detto...

Beh..dai Rospe'...mica tutti hanno il PC..
Io, per esempio non ce l'ho..o meglio è trasparente come i titoli di coda..
Proverò a digitare su un lettore DVD...magari compare anche uno schermo.
Mmmhh..quanto rubano i "DIVINI"?
Titoli di coda taroccati..giaSSò!

Vulvia, spero guadagni un botto...lei, paradossalmente, è la più ATTENDIBILE di tutti! MMMbutooooooo!!!!!!!

Ondina ha detto...

un altro dubbio ce l'ho io... la lodevole iniziativa sorvola su un dettaglio: e cioè che gente come Minzolini ha massacrato gli ascolti di Tg1, e gli ascolti a picco è fra le ragioni di uno stipendio ridicolo di alcuni a confronto di altri (per es. Minzo stesso contro Santoro), ma (esclusi ovviamente quelli qui citati) sappiamo che quelli che sono "a libro paga" di potenti arrotondano in altri modi.. e insomma; in un modo o nell'altro ci prendono sempre per il culo.
E.. cambiando argomento: grazie! per il tuo commento di oggi; ma se ti sembrano parole di veritas, perché nn entroi anche tu nel nostro Living Army...?
dai, siamo microbi, dobbiamo essere in tanti!

Il rospo dalla bocca larga ha detto...

Ondina se devo iscrivermi su Facebook purtroppo ti avviso del fatto che non ho Facebook... Sono un rospo troppo tradizionalista. Se ci sono altri modi fammi sapere.

@ tutti: Vedo estrema concordia nel ritenere questa pagliacciata come un'ennesima presa per i fondelli che in un modo o nell'altro si rivelerà una burla. E SOSTENIAMO SEMPRE LA VULVIA! :D

Gioia ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Dada ha detto...

vado un po' fuori tema: guardavo "il figlio più piccolo" l'altra sera. lui, il figlio piccolo, studia cinema e ha il pallino dei titoli di coda. vuole, cioè, che non vengano tagliati, che si dia visibilità alle maestranze invisibili che fanno si che un film o un programma possano andare in onda. ho sorriso di quella scena, perchè io i titoli di coda li leggo spesso. mi piace quella sfilza di nomi che per un fuggevole istante escono dal loro anonimato e diventano qualcuno.
tornando in tema: chi se ne frega. di quanto guadagna pinco pallo, dico, chi se ne frega. se la rai vuol davvero essere trasparente, faccia in modo che non si sentano più di quelle storiacce in giro di tentativi di boicottaggio di programmi scomodi. faccia in modo che il telegiornale diventi un servizio di informazione, quella si trasparente, e non l'ennesima vetrina per il politicante di turno.

Spazzolone ha detto...

Tre anni fa viste le condzioni nelle quali versava la televisione di stato e non con la mia comagna decidemmo di TAGLIARE il cavo coassiale.
Risultato:non abbiamo più condizionamenti di sorta e non ci manca ne la vera informazione ne l'intrattenimento.
Tuo miserabile ed intriso
Spazzolone

giardigno65 ha detto...

troppo poco !

Il rospo dalla bocca larga ha detto...

Spazzolone mio, come ti invidio... Sarà che sono cresciuto a pane, pallone e televisione, ma proprio non riesco mai a staccare del tutto la spina... E' più forte di me.

Dada tuo figlio è un geniaccio... Apprezza fino all'ultima goccia di film, e fa bene! Concordo la tua visione delle cose, ma sapere che Cassano prende milioni di euro per andare a dire fregnacce a Sanremo mi importa eccome... Ed ho fatto solo uno dei molteplici esempi possibili! Una giusta informazione, per un sano boicottaggio insomma...

Giulia ha detto...

...leggevo ieri la notizia su Repubblica e riflettevo in merito a questa iniziativa "pare" di trasparenza. La mia prima reazione è stata quella della morbosa curiosità di sapere quanto se magna in Rai con i soldi vostri. Vostri, perchè io non pago il canone e neanche guardo la tv. Tuttavia mi sarei accanita sui titoli di coda come una zitella repressa carica di astio nei confronti che non le appartiene. La domanda è (perchè tutto, infine, si riduce ad una domanda elementare): a che serve tutto questo? La vera informazione non arriva sui titoli di coda, ma dovrebbe essere facilmente consultabile da chi ne è realmente interessato. Personalmente, trovo vergognose molte cose in questa società, che vanno dagli stipendi dei politici a quelli dei calciatori a quelli dei presentatori. Ma sapere la cifra precisa, vista con il rallenty che offre la tecnologia, mi sembra una presa per il culo. Un gelatino, insomma, una caramellina per addolcire l'astio di tutte quelle zitelle che rosicano sulle vite degli altri e s'indignano senza fare nulla. Inveire contro il televisore ha la stessa utilità di uno sfogo solitario, ovvero quello di procurare gastrite, bile e brutti sogni.

Giulia ha detto...

ho zompato la frase per fretta di vomitare parole:

"nei confronti di un mondo che non le appatiene"

Il rospo dalla bocca larga ha detto...

Grande Giulia! :D

Francesco_Imp ha detto...

In realtà è tutta una campagna pubblicitaria ai danni dei vari floris, santoro, etc... se volessero fare le cose realmente bene, si dovrebbe vedere anche quanto gli stipendi incidono sui ricavi della trasmissione.